Amo i giochi di parole.
Ma soprattutto adoro dare un nome a qualsiasi oggetto che mi circondi.
A dire il vero, mi piace anche rinominare le cose e le persone.
(La rubrica del mio cellulare, per esempio, è un rebus per chiunque non sia me. Ogni mio contatto è stato infatti ribattezzato all’atto del salvataggio!)
Oggi ti parlerò di uno strumento che ha cambiato non soltanto la mia vita lavorativa, ma anche quella dei miei clienti: il QuestioniAmo.
- Se ti occupi di comunicazione e vuoi sapere come ho fatto a ottimizzare il rapporto con i miei clienti…
- Se gestisci un business e vuoi ottimizzare le tue attività ponendoti le giuste domande…
- Se sei semplicemente curiosa e desideri scoprire cosa sia il QuestioniAMO…
… allora stai leggendo l’articolo giusto!
Innanzitutto ti consiglio di metterti comoda e di concederti qualche minuto di tranquillità.
Buona lettura!
Ti presento il mio questionario. Anzi, QuestioniAMO!
Il titolo ha subito rotto la suspance, lo so.
Ma ero troppo ansiosa di svelarti l’identità della mia creazione!
Probabilmente ti starai chiedendo perché abbia investito del tempo per creare un questionario.
Innanzitutto ti rispondo dicendo che il mio non è semplicemente un questionario. È un QuestioniAMO!
Da adesso in poi, quindi, ti racconterò della mia creazione utilizzando il suo vero nome.
Quando ci si incammina sulla strada da freelance, ci si arma di uno zaino pieno di nozioni, ragionamenti e, diciamocelo pure, paranoie.
L’avviamento di un business in proprio richiede una lunga fase di analisi e introspezione. Ed è incredibile come, nonostante si pensi di aver valutato un sacco di variabili, man mano che si procede con la propria attività saltano fuori nuove e impreviste situazioni.
Ammetto che inizialmente l’imprevedibilità ha paralizzato anche me per diverso tempo.
Fino a che ne ho scoperto il lato ludico. Senza gli imprevisti, infatti, non mi sentirei viva e non avrei la possibilità di imparare cose nuove e imbattermi in situazioni impensabili.
Ho scritto questa introduzione perché proprio le considerazioni che ti ho esposto fino ad ora mi hanno condotto alla creazione del QuestioniAMO.
Osservando il mio stesso business, infatti, ho scoperto di essere partita avendo tantissimi progetti e idee, ma senza aver raccolto alcune tra le più importanti informazioni.
Per quanto avessi frequentato corsi di marketing, letto un’infinità di libri e seguito diversi “guru” del settore, in realtà il mio zaino da freelance era mezzo vuoto.
Sai quando mi sono veramente accorta delle mie lacune?
Quando mi sono dedicata alla scrittura dei contenuti del mio primo sito web.
E sappi che la cosa mi ha meravigliato relativamente.
Sapevo infatti che la creazione del mio sito web sarebbe stata la famosa prova del nove. Avrei dovuto applicare le mie competenze comunicative per esprimere al meglio il mio business, ma… mi sono resa conto di non aver ancora avuto il piacere di conoscere approfonditamente il mio business!
Così ho iniziato a pormi quelle famose domande che i corsi, i libri ed i guru avevano seminato nella mia testa.
In realtà pensavo di aver già risposto a quei quesiti, ma non era vero.
O meglio: avevo solo abbozzato delle risposte, che, presa dalle mie attività da freelance, erano rimaste poi incomplete.
Ma ti dirò di più.
Dopo un anno da freelance mi sono accorta che molte delle risposte abbozzate erano lontane anni luce dalla realtà.
È proprio grazie a questa considerazione che è nato il QuestioniAMO.
Ho infatti rivalutato il mio business secondo una nuova consapevolezza di me stessa come professionista.
Come ho fatto?
Beh, questa volta ho creato io stessa delle domande utili ad analizzare la mia attività.
E sono stata tremendamente spietata!
… no, non sono una masochista.
Semplicemente riconosco che proprio dalla crisi nascono le migliori opportunità. Ecco perché ho cercato di pormi delle domande “spinose”. Voglio ottenere risultati, quindi non ho scelta: devo essere onesta con me stessa e riconoscere pregi e difetti della mia attività.
In questo processo che ha messo sotto interrogatorio la mia attività, ho realizzato che i miei stessi clienti avrebbero potuto necessitare di una sorta di autovalutazione.
Quindi… Detto, fatto! Ho creato il QuestioniAMO.
Ad oggi il QuestioniAMO si è evoluto e ha subito alcune revisioni, ma rimane sempre il mio più fedele alleato.
Continua a leggere e ti svelerò come lavora lo “psicologo” del tuo business, il QuestioniAMO.
Come QuestioniAMO psicanalizza il tuo business
Uno psicologo non rivolge sempre le stesse domande ai suoi pazienti. Esse variano in base alle problematiche e in funzione di tutta una serie di considerazioni che la sua professione richiede.
Il QuestioniAMO si comporta come uno psicologo del business.
A seconda della cliente a cui viene inviato, conterrà delle domande diverse. Lo scopo, infatti, è quello di snocciolare il business di quella cliente e non di una cliente qualsiasi.
Non esistono dunque delle domande standard.
Il QuestioniAMO opera in base alla persona a cui viene spedito.
Posso però dirti di più sulle tematiche trattate nel QuestioniAMO:
- Sezione 1: il tuo PROGETTO.
In questa prima parte del QuestioniAMO voglio conoscere approfonditamente la mia cliente e la sua attività. Desidero conoscerne la storia, le ambizioni, le pecche. Insomma: sto per innamorarmi di un nuovo progetto! - Sezione 2: il tuo TARGET.
Questa sezione è dedicata a scoprire i clienti della mia cliente. Sembra una dicitura ripetitiva, ma corrisponde a verità. Prima desidero conoscere la mia cliente, ma subito dopo bramo di familiarizzare con i suoi di clienti. Ricorda che parlare per tutti significa parlare per nessuno! - Sezione 3: il tuo STILE.
Uno dei miei slogan è “Il tuo stile a servizio dei tuoi clienti”.
Credo profondamente nel fatto che comunicare in modo efficace significhi modellare concetti e parole in base al pubblico a cui ci si rivolge.
Ora che ti ho svelato qualcosa in più sulla struttura del QuestioniAMO, voglio raccontarti come ho deciso di utilizzare questo mio potente aiutante.
Una volta instaurata la collaborazione, QuestioniAMO viene spedito per mail alla cliente. A questo punto, si concorda un periodo di tempo entro il quale il QuestioniAMO deve essere compilato e a me rispedito.
In genere concedo qualche settimana di tempo per la compilazione, ma non ti nascondo che a volte servono mesi per collezionare tutte le risposte.
D’altronde te l’ho detto sin dall’inizio: QuestioniAMO ha un nome “foffoso”, ma è parecchio spinoso. Dunque ci vuole tempo per rispondere. Proprio per questo ho deciso di proporlo per iscritto.
Scrivere aiuta l’introspezione.
E meglio indagheremo il tuo business, più sarà soddisfacente la nostra collaborazione!
Tu utilizzi uno strumento simile nella tua professione?
Se sì, raccontami di più!
Al prossimo articolo!
[Pic by Debby Hudson on Unsplash]
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