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Quando guido le mie clienti con il coaching per l’Anima ad approccio immaginale, spesso, in occasione delle prime sessioni, le invito a contattare i propri desideri rispetto all’obiettivo che vogliono raggiungere al termine del percorso insieme.

Anche quando si esplorano dinamiche relative alla fioritura di un business in proprio, avere una visione chiara di ciò che si vuole realizzare è assolutamente necessario per poter tracciare il sentiero sul quale si desidera muovere i passi verso l’espansione.

La mia attività di coach mi ha permesso di accorgermi del fatto che assai di frequente le persone con cui collaboro riscontrano delle difficoltà nel definire qual è il loro sogno o nel contattare le propria visione. È come se si fosse creata una sorta di disconnessione tra quello che le mie clienti sono oggi e quello che vorrebbero essere un domani.

Ci sono diversi motivi per i quali molto probabilmente si è innescata questa dinamica, ma non è su di essi che desidero portare l’attenzione in questo articolo: da coach quale sono, mi piace muovermi verso il futuro piuttosto che rimuginare sul passato.
Quindi, indipendentemente da quelli che sono i motivi che nutrono questa disconnessione tra l’essere umano e i suoi sogni, l’obiettivo con cui è nato l’articolo di oggi consiste nel solleticare in te l’abilità di sognare.

Preferisci ascoltarmi piuttosto che leggermi?
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Con i sogni non si scherza!

Le domande sono degli strumenti davvero preziosi per elevare la tua coscienza e la tua consapevolezza.
Sono delle chiavi potentissime che possono permetterti di attraversare portali di trasformazione e di cambiamento.

Quindi… ti pongo subito alcune domande:

Cosa ti piace per davvero?
Cosa ti fa battere il cuore?
Quali sono le tue passioni?
Cos’è che ti accende?

Ma, soprattutto: ti ricordi cos’è che ti piace?

Può sembrare un quesito banale, me ne rendo conto.
Tuttavia non sempre siamo capaci di dare una risposta a una domanda così semplice ed intima, oltre che fondamentale per tessere dei desideri che siano davvero allineati alla tua essenza più pura.

Una parentesi sull’abbondanza

Immagina di avere a disposizione una bacchetta magica e di poter ottenere in questo preciso istante ciò che desideri in relazione all’abbondanza.
Generalmente la risposta deriva da questo tipo di stimolo è: “Vorrei avere tanti soldi!”

Se anche dentro di te è balenato questo desiderio, ti chiedo:
“Cosa te ne faresti di questi soldi?”

Assai di frequente l’abbondanza viene associata a un non ben definito quantitativo di denaro.
In altri termini:

abbondanza = tanti soldi

A proposito di ciò, ti ricordo che le parole hanno un significato importantissimo, sono come incantesimi.
Quindi ti invito a porre attenzione alle parole che utilizzi, sia verso gli altri che verso te stessa.

Per questo motivo ti invito a porre la tua attenzione a ciò che intendi quando ti riferisci al concetto di abbondanza.
Ti stai veramente riferendo soltanto ai soldi o magari a qualcosa di più ampio, come le relazioni, l’amore, la bellezza o la salute?
E, bada bene, non è esiste giusto/sbagliato o migliore/peggiore: non è che desiderare abbondanza di salute sia meglio del voler attrarre abbondanza di soldi, di amore o di bellezza.

Liberati dal giudizio e apriti ad esprimere dei desideri realmente allineati al tuo sentire.
Se, per esempio, stai ricercando una ricchezza di tipo materiale, non fermarti a desiderare semplicemente “tanti soldi”.
Concentrati su ciò che il denaro ti permetterebbe di raggiungere o di ottenere, definendo sin nel dettaglio il tuo obiettivo.

La frequenza del desiderio

Quando ti apri al desiderio, ti poni in una situazione di attrazione.
Poni dunque attenzione alla frequenza su cui ti stai sintonizzando.

Stai desiderando con un approccio di gioia, divertimento, gioco, gratitudine e apertura o stai desiderando partendo da un approccio di scarsità?

Nel momento in cui, per esempio, invito le mie clienti a immaginare di avere una bacchetta magica in mano e di poter realizzare ora quello che desiderano, ecco che alcune di loro mi rispondono descrivendomi il loro desiderio con tanto di limiti annessi.

Così facendo, il desiderio si accende e subito dopo si estingue, come se su nostro fuoco alchemico interiore gettassimo una secchiata d’acqua di convinzioni limitanti.

La frustrazione del sognare “in grande”

Sogna in grande!

Quante volte hai sentito questa frase?
Io stessa l’ho pronunciata e la pronuncio ancora.

Con il tempo, però, mi sono resa conto del fatto che l’idea di sognare “in grande” delle volte provoca un certo sconforto, una specie di disagio dettato dal fatto che per sognare sembra necessario puntare a obiettivi incredibili, il che porta a giudicare alcuni desideri come “modesti”.

Sii ribelle e coraggiosa!
Non confrontare i tuoi desideri con quelli degli altri. Esplora il tuo universo interiore e contatto ciò che per te è davvero importante.
Sognare “in grande”, in verità, significa sognare senza limiti, spogliandoti di convinzioni e credenze.

Cosa senti nel corpo mentre crei il tuo sogno?
Sentilo adesso e poniti in una dimensione di gioia, gratitudine e divertimento.

Sposta il focus dalla mancanza alla possibilità.
E, nel caso in cui tu dovessi percepire paura e timore, richiama a te il coraggio e il potere dell’integrazione.

Essere coraggiosa significa riconoscere le tue vulnerabilità e abbracciarle, senza volerle cancellare.
Ricorda: le emozioni sono energia e movimento, sono messaggere, spiriti, dei, numi che si manifestano a te per darti dei messaggi,

Distingui, ma non separare.
Osserva le tue vulnerabilità e riconoscile come parte del tuo essere:sono messaggere di crescita, trasformazione ed elevazione.

Di chi è questo sogno?

Spesso riconosciamo come nostri dei sogni che in verità sono stati indotti dall’esterno (per esempio, dalle persone che ci circondano o dal contesto sociale in cui viviamo).

Anche in questo caso, abbi il coraggio di discernere e di riconoscere cosa rispecchia per davvero i desideri della tua Anima, ricordando che anche i desideri indotti possono aprire le porte a un potente processo di integrazione e di evoluzione.

Sognare è come viaggiare oltre le stelle.

Buona esplorazione!

Chiara