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Siamo state educate ed educati al Fare.

Ci hanno insegnato che i risultati derivano esclusivamente dalle nostre azioni e che i nostri “numeri” sono indicativi del nostro valore in quanto esseri umani.

In altre parole, di generazione in generazione è stato tramandato il concetto per cui l’essere felici (o, più in generale, il sentirsi bene) sia un sentire realizzabile solo ed esclusivamente in seguito al raggiungimento di determinati obiettivi.

In breve: per sentirsi bene è necessario “avere” qualcosa. E, per possedere questo qualcosa, è necessario agire, fare.
Secondo questo ragionamento, quindi, coltivando il Fare è possibile generare un Avere e solo in ultima battuta percepire un certo stato dell’Essere.

Eppure, qualcosa sembra contraddire questo approccio.
In questo articolo condivido con te alcuni stimoli per guidarti a coltivare obiettivi allineati alla tua essenza, attraendo abbondanza e prosperità nella tua vita.

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Quante volte ti sei ritrovata a rincorrere affannosamente un nuovo obiettivo, quasi come se si trattasse di una questione di vita o di morte?

Si tratta di una dinamica decisamente a me nota, non solo per ciò che concerne il mio percorso di studi universitario, ma anche in relazione alla mia attività di coach.

Volendo, per esempio, rievocare i tempi dell’università, ricordo perfettamente che il mio unico obiettivo consisteva nel macinare un esame dietro l’altro, in modo tale da poter raggiungere al più presto la laurea.

Ebbene… così è stato!
Peccato che, quando ho conseguito la tanto agognata la laurea in ingegneria, mi sia ritrovata sull’orlo di un baratro talmente profondo da superare addirittura la mia immaginazione.
Si è aperto così un periodo per me molto buio: per anni, infatti, mi sono concentrata a raggiungere obiettivi senza dare bada a quello che sentivo, ossia a cosa quegli obiettivi rappresentassero davvero per me.

Un altro esempio di rincorsa agli obiettivi?

Diamo uno sguardo alla libera professione…
Ti è mai capitato di relazionarti al tuo business come se si trattasse di una lunghissima to-do list, tanto da calarti completamente nel fare (come se più azioni sei in grado di portare al termine, più sei meritevole di ricevere)?

Se faccio, allora sono e perciò ottengo.

Questo è il paradigma vigente: il nostro valore si misura sulla base delle azioni che andiamo a compiere.
D’altro canto viviamo in una società orientata alla performance, in grado di misurare il valore dell’essere umano attraverso dei parametri specifici (soldi, possedimenti, numero di amici, ecc…)

La chiamata dell’Anima

Quando scegli un nuovo traguardo da raggiungere, porta la tua attenzione a ciò che sta succedendo dentro di te.

Qual è quel pensiero o, molto probabilmente, quell’emozione che ti guida nel definire il tuo nuovo obiettivo?
Cosa senti quando ti connetti al tuo obiettivo?

Tutte le volte in cui scegliamo una meta da raggiungere, in realtà non è che stiamo rincorrendo quell’obiettivo in sé, bensì stiamo ricercando le sensazioni e le emozioni che quell’obiettivo suscita dentro di noi.
Se agisci da una posizione di disconnessione dal tuo universo interiore, potresti porti degli obiettivi non allineati alla tua essenza.

Le emozioni sono vere e proprie chiamate dell’Anima.
Secondo l’approccio immaginale sono spiriti, dei, divinità che si presentano per darci la possibilità di interpretare le immagini che si stanno manifestando dinnanzi a noi.
Quelle stesse immagini che, prima di incarnarsi in questo corpo, l’Anima  ha scelto di proiettare per realizzare la sua missione.

Ecco perché è fondamentale che tu possa darti il permesso di connetterti con ciò che desideri davvero sentire prima di definire una nuova meta da raggiungere.
Diversamente, un approccio che ti vede impegnata esclusivamente a rimpolpare elenchi di nuovi obiettivi senza considerare perché per te sono importanti, ti mette in qualche modo nelle condizioni di dipendere dal risultato.
In altri termini: viene meno la tua libertà di essere senza fare.

Goditi l’esperienza

Forse ti sarà capitato di porti degli obiettivi e di volerli raggiungere immediatamente.

Anche questa è una dinamica che conosco molto bene per esperienza diretta: da arietina quale sono, conosco perfettamente quella fiamma, quel fuoco che divampa dentro di noi, quella fretta che comincia a scalpitare quando si manifesta una nuova meta da raggiungere.

Cosa succede però?
Succede che la fretta ti mette nelle condizioni di non godere di tutta quell’esperienza che hai la meravigliosa occasione di vivere in quel lasso di tempo che sarà necessario per realizzare la trasformazione che desideri.

Siamo arrivati su questa terra per viaggiare.
La fretta silenzia la voce della tua Anima.

Riuscire invece a comprendere a livello profondo perché hai il desiderio di porti quel determinato obiettivo e perché è per te importante raggiungerlo, ti darà la possibilità di tessere una relazione con i tuoi desideri, tanto da voler godere di ogni singolo passo del tuo cammino.

Il tempo, allora, non esisterà più,  poiché ogni attimo sarà pura connessione con la tua essenza più pura.
Ogni istante sarà pura bellezza e libertà.

Non sarà più il risultato a definire il tuo valore.
Riconquisterai il tuo potere personale partendo dal tuo sentire.

Il tuo sentire si manifesta proprio nel qui e ora e ti dona la possibilità di attrarre ciò che desideri davvero.

Ricapitolando

Prima di definire un nuovo obiettivo, percepisci attraverso corpo, mente e Anima perché per te è importante

Che tipo di sensazione vuoi provare attraverso il raggiungimento del tuo obiettivo?

Percepiscila ora.
Cosa muove dentro di te? Come ti fa stare?
Si tratta di un qualcosa che risuona davvero con te?

Se ti dai la possibilità di ascoltare il tuo sentire e i desideri del tuo essere, puoi mettere in atto delle azioni ispirate dalla tua stessa essenza.
I risultati che otterrai, quindi, non potranno che rispecchiare i desideri della tua Anima.

E dunque la tua vita non potrà che essere colma di abbondanza e di prosperità.

Chiara